sabato 26 febbraio 2011

TreMonti e i "mostri".

Mentre i protagonisti della scena politica italiana sono impegnati nel contendersi il diritto della pole position nei media, la notizia che oggi ha attirato di la mia attenzione, escludendo la triste fine di  Yara Gambirasio, è quella del ministro Tremonti.

Casa avrà detto, si chiederà qualcuno che per vari motivi non l'avrà sentita, per meritarsi addirittura un post, l'etichetta e 15 minuti del mio tempo ?

Libia, Tremonti: "La crisi del Maghreb è il terzo mostro del videogame" 

              

TreMonti e i  Tre mostri ...   

In altre occasioni il ministro aveva intravisto, almeno, altri 2 o 3 mostri, ma a parte le citazioni, ormai  anche lui ha perso la contabilità. 

 

  

Già era assurdo considerare mostri da videogames i  subprime  e il collasso del credito con i vari collegamenti sull'economie senza offendere chi i mostri reali li aveva subiti.

 

 

 

Con l'ultima dichiarazione il nostro videogiocatore tocca il massimo ...

Come lo stesso possa considerare "gioco" quello che succede nei paesi africani a 67 anni per me rimane un mistero. Una marea di giovani e  intere popolazioni in diversi stati, hanno trovato il coraggio di manifestare e di ribbellarsi a chi li teneve in un regime dittatoriale. 

 

    

 Morire per "gioco" in un videogame

Che si tratti di non arrivare a fine mese ...

Che si tratti di  dissentire a tiranni, magari in società con persone a lui vicine rimane sempre un gioco ...

Non lo sentiremo mai però lamentarsi delle Bombe atomiche: Usa in Italia  perchè anche se  sono vere per lui rimangono un livello da videogioco.

 

 

Ministro non ci resti male, lei rimane "un videogiocatore che videogioca" con le parole sull'economia e sulla vita di persone. VERE.






1 commento:

  1. Il vero problema è che scambiano i videogame con il "Monopoli". I mostri sono i prodotti del capitalismo, gli inferni di sfruttamento dei così detti paesi emergenti sono le caselle dove ti fermi in penality. Quanto succede nel Magreb è l'esplosione delle contraddizzioni di una mancata ridistribuzione da parte delle oligarchie al potere.

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Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare. (Gandhi)
Quindi assumetevi liberamente la responsabilità di sbagliare, ma civilmente.